16 Ottobre 2018 - Monte La Banca m 2875
Escursione che si svolge per metà fuori dagli itinerari segnati. Molto franoso e da affrontare con cautela il canalino che porta verso la parte finale della salita. Da Malga Ciapela si imbocca la strada che conduce al campeggio e si parcheggia. Da lì per strada asfaltata fino all'agritur, poi per ripida carrareccia fino al bivio che conduce al Rif. Falier. Si segue la diramazione di sinistra fino alle baite di Franzedas che si superano proseguendo lungo l'ex strada militare. Prestare attenzione ad una diramazione sulla destra (all'inizio ben marcata – traccetta in nero sulle mappe Tabacco); imboccata la traccetta, anch'essa di origine militare si sale per tornanti più o meno visibili, fino ad un pulpito erboso posto proprio sotto al canale roccioso che occorre risalire. Giunto sul ripiano erboso, una traccia guida verso il canale la cui risalita è agevolata da un sentiero ricavato dai militari, almeno fino a che si giunge alla parte terminale, dove la friabilità della roccia ha cancellato tutto. Usciti alla meglio dal canale si prosegue in discesa ad aggirare a sinistra lo zoccolo della montagna per poi risalire per roccette e ghiaie alla cima. Ritorno per la via di salita.
17 Luglio 2022 - Monte la Banca m2875
28 Agosto 2019 - Monte La Banca m2875
Escursione faticosa e solitaria lungo tracce di sentiero nella zona sopra al Fuciade. Alcuni tratti delicati. Da poco prima del Passo San Pellegrino (versante Falcade), per strada asfalta, in direzione Rif. Flora Alpina fino ai primi parcheggi. Da qui per carrareccia alle Casoni di Valfredda e, oltrepassato un ruscello, fino ad un pulpito erboso con capitello da cui ci si va a ricongiungere al sentiero proveniente dal Fuciade. Oltre gli abbeveratoi si tralascia la marcata traccia che sale alla Forca Rossa e si prosegue dritti verso i ghiaioni, rinvenendo presto una traccia ben marcata e segnata che va ad intercettare il sentiero n° 693. Raggiunto il sentiero si prosegue dritti fino ad arrivare alle ghiaie che si rimontano salendo alla meglio e seguendo gli ometti. Arrivati accosti alle rocce gli ometti guidano verso destra dove si ritrova una traccia ben marcata; ometti e sbiaditi segni guidano alla Banca di Val Fredda e, dopo un ultima salita per ghiaie un po' delicata, alla cima.
